sabato 30 aprile 2011

Tutto quello che sai darmi

Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione.
Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo.

mercoledì 27 aprile 2011

Il consumismo dei sentimenti. Considerazioni brevi di un giovane trentenne.

L'intento di questa mia breve considerazione non è critico ma solo di tipo giornalistico. Dopo un sereno ma intenso pensare è maturata in me l'idea che il consumismo merciologico che da quasi 20 anni ha forgiato e ispirato molta parte di giovani italiani - i nati a partire dalla fine degli anni '70 - abbia pesantemente condizionato anche altri lati della vita di una persona. Vi è in effetti, ed io ne sono un esempio chiaro, una facilità nell'acquistare oggetti e nell'intercambiarli alla prima scheggiatura. Le ammaccature non sono consentite nè accettate. Quella sensibilità ad aggiustare, a riparare e a ingeniarsi prima di cestinare l'oggetto colpevole di essersi rotto non vi è più. Quella sensibilità è figlia di altri tempi. Quella sensibilità va ricercata. Ed oggi, a mio avviso, vedo e riscontro in me e negli altri questa stessa facilità e superficialità ma nel consumare e gestire i sentimenti di amore, di amicizia, di stima, di affetto, di rabbia, di antipatia, di simpatia. Con estrema facilità si decide di amare, rispettare, odiare una persona e con altrettanta immediatezza, al primo percettibile cambiamento, si scopre di non amarla, rispettarla, odiarla più. La cura e la volontà di rimediare non vi è più. La perfezione nei rapporti umani ahimè si crede sia un prodotto precofezionato, ci si illude che sia tale, dato e servito in un bel pacco scintillante con fiocco lucente. La perfezione in verità è figlia dell'impegno, del sacrificio, del compromesso, dell'aggiustamento, della progettualità, del coraggio, del rispetto dell'altro, del sudore, dell'ascolto, della responsabilità, della consapevolezza di sè.
Oggi il consumismo dei sentimenti dilaga e noi non ne siamo consapevoli.


Francesco Schiraldi

lunedì 11 aprile 2011

remember japan

1 minuto di silenzio non basta più
bisognerebbe tacere per mesi interi
fermarsi immobili a riflettere sulle cicliche assurdità
ammettere che siamo tutti dei pazzi senza memoria
che non si ricordano, non si stupiscono, non si scompongono.
la follia si respira nell'aria, si mangia, si beve, si tocca con mano.
è in tutti i giorni, in quelli banali e vuoti e in quelli che si segnano sul calendario.
è nei nostri pensieri più intimi, è nelle parole, nelle email, nei biglietti conservati in tasca.
è nei ti amo e nei non voglio vederti mai più.