giovedì 9 dicembre 2010

tutto scorre dentro un cavo

E’ in questo silenzio di circuiti che ti sto parlando. So bene che, quando finalmente le nostre voci riusciranno a incontrarsi sul filo, ci diremo delle frasi generiche e monche; non è per dirti qualcosa che ti sto chiamando, né perché creda che tu abbia da dirmi qualcosa. Ci telefoniamo solo perché nel chiamarci a lunga distanza, in questo cercarci a tentoni attraverso cavi di rame sepolti, relais ingarbugliati, vorticare di spazzole di selettori intasati, in questo scandagliare il silenzio e attendere il ritorno di un’eco, si perpetua il primo richiamo della lontananza, il grido di quando la prima grande crepa della deriva dei continenti si è aperta sotto i piedi di una coppia di esseri umani.

Italo Calvino - Prima che tu dica pronto

2 commenti:

  1. meraviglioso mile... vorrei solo che questa frase non ti appartenesse... :-*

    Lalli

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  2. Cara lalli, mi consolo pensando che è solo una fase passeggera, una distanza temporanea che si accorcerà. Non vedo l'ora di leggere di nuovo queste parole e pensare che, finalmente, non mi appartengono più.

    "Ti sto venendo a cercare e prima che tu dica Pronto avro' gia' chiuso i miei occhi. Li chiudo ogni volta che sono stanca di vedere che non ci sei. Perche' in questo momento saprei esattamente in quale punto preciso di questa stanza saresti se fossi con me. Ma quel posto resta vuoto. Tu non ci sei. Allora chiudo gli occhi. Ecco, ora si che ti vedo."

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