mi sorprendo sempre
a gambe incrociate
a fare vortici di pensieri senza tempo
a immaginare trame di futuri inverosimili
a ricamare dettagli di futuri probabili
mi sorprendo sempre
a braccia incrociate
a sentire echi di discorsi lontani
a guardare scene di ombre e nebbia
a parlare con me stessa senza farmi sentire
mi sorprendo sempre
a dita incorciate
ad aspettare arrivi partenze e stop
venerdì 18 dicembre 2009
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